Quando si trascorre molto tempo in casa è importante garantirsi la migliore qualità dell’ambiente possibile. Uno dei fattori più importanti è senza dubbio l’aria che respiriamo. Spesso in casa o in ufficio l’aria è inquinata, poco ventilata o carica di batteri, allergeni e germi che possono mettere a rischio la nostra salute. C’è però un elettrodomestico che può aiutarci a mantenere la salubrità dei nostri ambienti domestici: il purificatore d’aria.
Oggi vogliamo fare un po’ di chiarezza su quale sia la funzione di questo apparecchio e soprattutto desideriamo guidarvi affinché possiate compiere la migliore scelta possibile.
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Quali sono gli agenti inquinanti nelle nostre case
Tutti noi sappiamo quanto lo smog possa nuocere alla salute dell’uomo e a quella dell’ambiente. A volte ingenuamente pensiamo che all’interno delle nostre abitazione si sia al sicuro dall’aria inquinata che si respira nelle città, ma non è così. Infatti, all’interno di case e uffici, spesso l’aria è carica di agenti dannosi per la nostra salute. La mancanza di areazione o di luce solare diretta, causa la proliferazione di agenti patogeni, proprio lì dove ci sentiamo più al sicuro: in camera da letto, in cucina o nell’ufficio dove trascorriamo gran parte della giornata.
Tra i principali agenti inquinanti troviamo i virus. Pensate che in un metro cubo d’aria possono conviverne fino a diverse migliaia. La polvere è un altro problema per il nostro organismo. Acari e altri parassiti possono causare problemi a chi è allergico, ma anche a chi non lo è.
Se poi si vive insieme ad un animale domestico, che sia a pelo lungo o corto, la possibilità di sviluppare reazioni allergiche può raddoppiare o triplicare. Ci sono poi i pollini e le muffe che insieme alla sostanze rilasciate da alcune sostanze o vernici, possono causare problemi respiratori.
Tra le categorie più vulnerabili ci sono i bambini, gli anziani e chi soffre di qualche allergia. Se vi state preoccupando, vogliamo darvi però una buona notizia. Una soluzione a tutto questo esiste: il purificatore d’aria.
A cosa serve un purificatore d’aria
I purificatori d’aria servono a pulire l’aria negli ambienti domestici o di lavoro. Infatti, azionandolo potrete eliminare dall’aria tutte quelle particelle inquinanti e gli agenti patogeni invisibili ad occhio nudo ma che possono causare problemi allergici o respiratori.
Per purificare l’aria questo apparecchio si basa su un sistema formato da una ventola e dei filtri, che uniti ad altre tecnologie, come ionizzatori e radiazioni ultraviolette, possono permettervi di vivere in un ambiente più sano e igienizzato.
Quali tipologie esistono sul mercato
Esistono vari sistemi di purificazione dell’aria, alcuni più semplici altri invece più complessi. Alcuni possono essere ottimali per rimuovere gli odori di cibo in cucina, ma non essere così efficaci contro polvere o acari. Quasi tutti i purificatori d’aria sono però accomunati dallo stesso funzionamento: l’aria viene forzata da una ventola a passare attraverso una serie di filtri.
Questi filtri agiscono sull’aria, liberandola da tutte le microparticelle e gli agenti inquinanti, restituendola più pulita e salubre. I sanificatori d’aria si avvalgono sostanzialmente di quattro tecnologie differenti per migliorare le condizioni dell’aria della propria abitazione: il filtro HEPA, lo Ionizzatore, il filtro al carbone attivo e i raggi UV.
Purificatori con filtro HEPA funzionano con un sistema semplice ma estremamente efficace, infatti questi apparecchi sono tra i preferiti dai consumatori. I purificatori d’aria con filtro HEPA sono in grado di rimuovere il 99,7% delle microparticelle, come l’inquinamento dato da polveri sottili. I dispositivi che fanno uso di questa tecnologia si avvalgono di veri e propri filtri, che intrappolano le microparticelle delle sostanze nocive presenti nell’aria. Questa tipologia di purificatore è perfetta per chi soffre di allergie o asma e vuole eliminare dal proprio ambiente domestico le particelle di polline, forfora e peli di animali domestici.
I purificatori d’aria con ionizzatore sono molto diffusi, così come quelli con filtro HEPA. Il loro funzionamento consiste nella generazione di ioni il cui scopo è quello di attaccare letteralmente le particelle nocive, rendendole più pesanti ed incapaci di fluttuare nell’aria. Le particelle vengono infatti raccolte da una piastra elettrostatica. Questo purificatore può catturare particelle ancora più piccole di quelle catturate con i purificatori con filtro HEPA.
Il purificatore d’aria con filtro ai carboni attivi è stato pensato appositamente per catturare i cattivi odori. È un filtro in grado di catturare gli inquinanti che si generano in casa, spesso dovuti ai fumi da cucina o altre sostanze che generano cattivi odori, come potrebbero essere le sigarette o quelli dei prodotti chimici utilizzati per la pulizia.
I purificatori ai raggi UV sono invece pensati appositamente per eliminare in maniera definitiva batteri e virus, attaccandone la struttura molecolare e disintegrandola.
Come scegliere un purificatore d’aria
Quando si sceglie un purificatore d’aria è importante capire se il prodotto che si sta acquistando è sufficientemente potente per purificare l’aria del vostro ambiente domestico o di lavoro.
Le prestazioni di un purificatore d’aria sono date dai consumi, dalla copertura e dal flusso d’aria dell’apparecchio. Quindi il primo passo da compiere, quando decidete di acquistare un purificatore d’aria, è controllare la scheda tecnica e leggerla con attenzione. Non sempre è così semplice individuare i punti salienti. Per questo ci siamo qui noi: vi spiegheremo quali sono gli aspetti da tenere in considerazione quando si cerca un purificatore d’aria.
La portata
La portata è data dalla misura delle stanze che è in grado di purificare. Controllate quindi se la misura in metri quadrati indicati sulla scheda tecnica corrisponde a quella dell’ambiente che intendete purificare. Se il modello che vi interessa non possiede una potenza tale da coprire lo spazio da purificare dovrete orientarvi verso un altro modello.
Un purificatore portatile, che può essere utilizzato sulla scrivania del proprio ufficio o in auto, sarà in grado di coprire ambienti di pochi metri quadrati. Altri modelli, più professionali, potranno invece purificare stanze che misurano anche un centinaio di metri quadrati. La scelta della potenza deve essere quindi proporzionale alla dimensione dell’ambiente in cui andrà posizionato il dispositivo. È inutile orientarsi verso modelli troppo potenti se si vuole arieggiare una stanza dalle dimensioni ridotte, questo influirebbe anche sui consumi.
I consumi
Anche questo è un aspetto importante, soprattutto se avete intenzione di tenerlo acceso per tante ore al giorno. Infatti, un uso continuativo del purificatore per diverse ore al giorno, potrebbe portare a qualche brutta sorpresa in bolletta. In quel caso meglio orientarsi verso modelli dal consumo energetico ridotto. I modelli che usano esclusivamente i filtri sono quelli che consumano meno, quelli che invece comprendono altre tecnologie, come ionizzazione o raggi ultravioletti, consumano di più.
Il CADR
Nella scheda tecnica del vostro purificatore d’aria c’è una voce particolarmente interessante: il CADR. Si tratta di un acronimo, che sta per Clean Air Delivery Rate, ovvero il tasso di produzione di aria pulita. Questa misura indica la quantità di aria purificata completamente in un lasso di tempo di un minuto. A volte questa quantità può essere indicata in “piedi cubi” e non in “metri cubi”, ma è molto utile per capire l’efficienza dell’elettrodomestico che intendete acquistare.
Il CADR viene calcolato in base alle diverse particelle di tabacco, acari o pollini, dal momento che ognuna di queste possiede una grandezza diversa.
La rumorosità
Questo aspetto è fondamentale, soprattutto se il purificatore d’aria lavorerà di notte o mentre state lavorando e avete bisogno di concentrazione. La rumorosità può essere compresa tra i 25 ed i 70 dB. Ovviamente, più bassa è, meglio è. Se un purificatore d’aria produce oltre i 50 dB potrebbe essere troppo rumoroso. Su alcuni modelli, solitamente quelli che hanno rumorosità superiore ai 40 dB, è comunque presente una modalità notturna che permette di diminuire il volume del ronzio durante le ore di riposo.
Le dimensioni
Un purificatore d’aria deve essere proporzionato al volume della stanza che deve servire, e deve poter riuscire ad arieggiare almeno il triplo o il quadruplo della stanza in cui si trova, in un periodo di tempo massimo di un’ora. Se questo non avviene, allora il modello scelto non è quello più adatto, e non è proporzionato alla stanza in cui si trova.
Facilità di manutenzione
Occuparsi della manutenzione di un purificatore d’aria è un aspetto fondamentale per il buon funzionamento del dispositivo. Per poter funzionare alla perfezione un purificatore d’aria necessita di una manutenzione periodica, che in genere viene effettuata con una pulizia profonda dai residui accumulati nel tempo, o dalla sostituzione periodica dei filtri.
Questo genere di manutenzione avviene ogni tre o sei mesi, in base anche all’uso che se ne fa del purificatore. Per sapere come effettuare la pulizia basta leggere il manuale, all’interno del quale saranno fornite tutte le informazioni al riguardo. In ogni caso, molti dispositivi sono equipaggiati con una luce che avverte quando è il momento di sostituire il filtro.
Le funzioni utili
Infine, vogliamo consigliarvi di controllare se il purificatore d’aria che vi interessa, dispone di alcune funzioni utili. La prima è il timer, che vi permetterà di programmare lo spegnimento. In alcuni modelli più evoluti è possibile pianificare anche l’accensione. In questo modo potrete rientrare in un ambiente domestico già sanificato.
Altra funzione utile è il sensore di qualità dell’aria, che indicherà il livello di pollini, acari o particelle inquinanti presenti. Per segnalare la presenza utilizzerà un sistema di illuminazione a LED, con colori corrispondenti ad una diversa concentrazione di agenti inquinanti. Con il sensore potrete regolarvi sul funzionamento e controllare come l’aria di casa migliori, dopo averlo utilizzato.
Alcuni modelli, oltre a purificare l’aria, immettono nell’ambiente anche sostanze profumate. Ci sono poi alcuni purificatori che sono predisposti per immettere un quantitativo sufficiente di umidità all’interno degli ambienti. Ogni ambiente deve avere una percentuale di umidità compresa tra il 30% e il 70%. L’aria non deve essere né troppo secca né troppo umida.