I purificatori d’aria sono degli elettrodomestici fondamentali per depurare l’aria presente all’interno dei diversi ambienti domestici, ma affinché funzionino correttamente devono essere perfettamente funzionanti e puliti in tutte le parti sensibili destinate alla raccolta delle particelle inquinanti. Infatti anche i purificatori d’aria, come tanti altri elettrodomestici, hanno bisogno di una piccola manutenzione, di tanto in tanto. Se si desidera che il proprio purificatore funzioni correttamente occorre assicurarsi che i filtri siano sempre puliti. Ma come si fa una corretta manutenzione del purificatore d’aria?
I purificatori d’aria più venduti
Perché cambiare i filtri del purificatore
L’elemento principale del purificatore d’aria è il filtro, che serve per raccogliere gli inquinanti presenti nell’aria di un ambiente chiuso. Il filtro però, dopo mesi di utilizzo, si ritrova intasato di polvere, peli e altre microparticelle. Diventa quindi fondamentale pulirlo, se si desidera che il purificatore faccia il suo lavoro e non rimetta in circolo le sostanze dannose presenti all’interno dell’ambiente che si intende purificare.
Un purificatore d’aria rimuove i cattivi odori derivanti dall’utilizzo della cucina, come fritti, bruciati, i gas liberati dall’uso di caldaie e fornelli, ma anche peli degli animali domestici. Inoltre serve a filtrare l’aria da polvere, pollini e batteri. Queste sostanze inquinanti, se raccolte quotidianamente, finisco per intasare i filtri.
Alcuni purificatori d’aria hanno filtri lavabili altri invece li hanno usa e getta, quindi in quest’ultimo caso andranno semplicemente sostituiti con altri, nuovi, all’occorrenza.
Nel caso in cui i filtri del purificatore siano lavabili occorrerà comunque cambiarli, di tanto in tanto, e sostituirli. Questo processo avviene con minore frequenza rispetto alla sostituzione di filtri usa e getta. Quando vengono lavati troppe volte però, senza essere cambiati, anche questa tipologia di filtro smetterà di fare il proprio lavoro.
Quando cambiare i filtri
Per sapere quando è necessario cambiare il filtro occorre leggere la scheda tecnica. Al suo interno sarà indicato ogni quanto il filtro vada cambiato a livello di tempo medio di utilizzo. Ovviamente poi sarà necessario tenere conto se il purificatore lavora in un ambiente molto inquinato, e quindi le tempistiche di sostituzione si abbassano, oppure se il purificatore viene mantenuto spento per diverso tempo e riposto in atmosfera protetta, e quindi in questo caso si allungano.
Se volete però evitare di sostituire il filtro in anticipo, quando ancora non è saturo di polvere e microparticelle inquinanti, vi consigliamo di acquistarne un modello con spia che indica quando è necessario sostituirlo.
Tipologie di filtro esistenti
Cambiare i filtri d’aria nel proprio purificatore è un’operazione necessaria per farlo funzionare bene, qualunque sia la tipologia di filtro. Prima di cambiarlo informatevi su quali siano i filtri presenti nel vostro purificatore. I filtri infatti non sono tutti uguali. I filtri HEPA sono stati sviluppati durante la seconda guerra mondiale per rimuovere le particelle di polvere radioattiva dall’aria e proteggere l’apparato respiratorio dei soldati. Oggi sono quelli più efficaci per eliminare la formaldeide presente nell’aria, ma anche – nel caso dei doppi filtri HEPA e ai carboni attivi – assorbire i gas liberati da sistemi di riscaldamento e fornelli. I purificatori con filtri HEPA, ovvero High Efficiency Particulate Air, arrivano a rimuovere almeno il 99.97% degli allergeni, tra polveri sottili e particelle dall’aria. Questi filtri possono essere di varie tipologie.
Esistono i purificatori con filtro HEPA a Raggi UV-C, tra i più costosi ma anche più efficienti, saranno la soluzione ideale se vivete in un ambiente con bambini che soffrono di allergie o animali domestici. Infatti questi filtri riescono a rimuovere quasi al 100% germi, batteri, fumo, lanugine, polvere, odori, spore, muffa, polline e acari della polvere. Un purificatore con luce UV utilizza le radiazioni elettromagnetiche per distruggere i batteri e altri agenti patogeni rompendo i legami molecolari nel loro DNA.
Ci sono poi i filtri HEPA True, di qualità leggermente inferiore rispetto ai precedenti ma comunque molto efficaci nella purificazione dell’aria. Hanno un costo contenuto che costituirà un buon compromesso con la qualità messa a disposizione dal purificatore. Il filtro HEPA è quello più economico, si tratta infatti di un buon filtro dell’aria ma impotente contro pollini o acari della polvere. Quindi se non soffrite di allergie particolari potrebbe essere una buona soluzione per iniziare a purificare l’aria della vostra casa senza spendere una fortuna.
Manutenzione del purificatore: cosa fare
Oltre a cambiare periodicamente i filtri dell’aria, la manutenzione del purificatore prevede anche altre attività. Occorre infatti pulire anche il sensore di analisi dell’aria, se presente. Questa parte si trova di solito sul retro, nascosto dentro ad uno sportellino. Per pulirlo vi servirà un panno umido, igienizzato, che dovrete passare sulla superficie del sensore per eliminare la polvere accumulata all’interno. Questa operazione sarà necessaria per fare in modo che il purificatore effettui correttamente le rilevazioni di polvere nell’aria.